Tecnopolimeri, tutti i materiali utilizzati da Idea Stampi

Le materie plastiche a cui si ricorre in varie progettazioni ingegneristiche e nella produzione di molti oggetti di uso quotidiano sono chiamate tecnopolimeri. Sono, per esempio, le materie che utilizziamo a Idea Stampi per lo stampaggio a iniezione per la grande, media e piccola produzione (anche di nicchia). Scopri in questa pagina i tecnopolimeri a cui ricorriamo durante il processo di stampaggio a iniezione.

I tecnopolimeri sono noti anche come engineering plastics o engineering polymers perché possiedono caratteristiche di resistenza e di rigidità tali da consentire il loro impiego anche in campo ingegneristico, in sostituzione dei metalli.

 

In genere, i materiali polimerici:

  • possiedono buona o ottima stabilità dimensionale
  • mantengono buone proprietà meccaniche anche a temperature superiori a 100°C
  • sono facilmente lavorabili
  • resistono ai carichi dinamici e all’invecchiamento

 


tecnopolimeri

In quali settori sono impiegati i tecnopolimeri?

Poiché garantiscono degli ottimi risultati, i tecnopolimeri sono utilizzati per stampare una miriade di prodotti nei settori più disparati:

  • elettrico, elettromeccanico ed elettronico
  • riscaldamento
  • elettrodomestico
  • edile
  • alimentare
  • automazione industriale
  • medicale
  • cura della persona

 

La loro versatilità ha fatto sì che vengano utilizzati per la produzione di oggetti, o componenti di oggetti, che sono entrati a far parte della nostra vita quotidiana. Il policarbonato, per esempio, è un tecnopolimero molto impiegato nel settore dei trasporti, nell'edilizia e nell'ottica.

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Quali sono i tecnopolimeri?

Esistono vari tipi di polimeri per ingegneria: semplici, composti, caricati con fibra di vetro etc.

 

Vediamo quelli maggiormente utilizzati nello stampaggio a iniezione della plastica.

 

 

Poliammidi, i tecnopolimeri a cui si ricorre quando si ha bisogno di resistenza termica

Le poliammidi hanno ottime proprietà meccaniche e di rigidità e possono essere caricate con fibra di vetro. Le più comuni sono la poliammide 6, la 6/6 e il nylon.

 

Settori di impiego: in ambito ingegneristico, per la produzione di guaine per l’isolamento elettrico, superfici e manufatti a elevata brillantezza, scatole a ingranaggi, cavi, idrocarburi e agenti chimici, parti meccaniche destinate a operare in ambienti ricchi di liquidi e vapori organici.

 

 

Polietilentereftalato PET,  versatilità e resistenza

ll polietilentereftalato (PET/PETE) è un polimero termoplastico caratterizzato da stabilità dimensionale e resistenza meccanica, termica e chimica.

 

Altre qualità includono:

  • temperatura di distorsione del calore, resistenza e rigidità maggiori rispetto al PBT
  • leggerezza
  • eccellenti proprietà di isolamento elettrico
  • gamma ampia di temperature di utilizzo, da -60°C a +130°C
  • resistenza agli urti
  • riciclabilità
  • idoneità al contatto con gli alimenti e le bevande

 

Settori di impiego: bottiglie e contenitori a uso alimentare; una volta riciclato può essere convertito anche in fibre, tessuti, fogli per imballaggio.

 

 

Polibutilentereftalato PBT, per la produzione di oggetti di uso anche quotidiano

Si tratta di un termoplastico sintetico e semicristallino, che ha proprietà simili al PET (polietilentereftalato). È caratterizzato da alte prestazioni, basso peso molecolare, e da una gamma di colori variano dal bianco ai più brillanti.

 

L’utilizzo del PBT è molto vantaggioso perché questo tecnopolimero:

  • risulta facile da modellare grazie alla sua rapida cristallizzazione
  • resiste al calore fino a 150°C (raggiunge il punto di fusione a 225°C)
  • può essere combinato a fibre che ne migliorano le proprietà meccaniche e termiche
  • blocca le radiazioni UV
  • possiede elevate proprietà di isolamento elettrico
  • è dotato di eccellente stabilità dimensionale

 

Settori di impiego: produzione di componenti elettrici, elettronici, automobilistici, bobine, commutatori, trasformatori, corpi di pompe, ventole; impieghi ingegneristici in genere.

 


tecnopolimeri componenti

Il polieterchetone PEEK, un tecnopolimero resistente agli sforzi

Nello specifico, il polietereterchetone (PEEK) è un termoplastico semicristallino ad alta temperatura dalle prestazioni eccezionali. Possiede ottime proprietà meccaniche, resistenza chimica e una temperatura di utilizzo continuo di circa 240°C.

 

Diversamente da molti altri tecnopolimeri,  il PEEK è completamente riciclabile, meccanicamente o come materia prima.

 

Settori di impiego: parti di valvole, bussole di guida, pistoni, ingranaggi, fasce elastiche, centrifughe, impianti dentali, piastre valvole.

 

 

Policarbonato PC, un ottimo sostituto al vetro

Il policarbonato è un polimero amorfo che fornisce ottimo isolamento elettrico e termico.

Questo materiale è molto resistente agli agenti atmosferici, al calore, agli oli, agli acidi minerali, agli alcol (tranne quello metilico), all'acqua e alla benzina, fino a una temperatura di 70°C.

 

Settori di impiego: alimentare (se di colore naturale); nell’elettronica per la produzione di CD; nell’ottico per ottenere certi tipi di occhiali; edilizia.

 

 

Polimetilmetacrilato PMMA, il cosiddetto “vetro acrilico”

Si tratta di un tecnopolimero caratterizzato da una trasparenza elevata, per questo è spesso utilizzato al posto del vetro.

 

Tra le principali caratteristiche per PMMA, citiamo:

  • rigidità, resistenza meccanica e durezza elevate
  • buona resistenza a trazione, compressione e flessione
  • resistenza all’invecchiamento e alla corrosione dovuta agli agenti atmosferici
  • proprietà ottiche, di chiarezza e trasparenza
  • ottime proprietà elettriche
  • buona resistenza termica fino a +70°C
  • resistenza chimica a sali, idrocarburi alifatici, basi, acidi inorganici diluiti, soluzioni alcaline acquose, oli, grassi, alcoli fino a concentrazioni massime di circa il 30%

 

Settori di impiego: arredamento, oggettistica, sicurezza dei macchinari (tipologia antiurto).

 

 

Polieterimmide PEI, tecnopolimero dall’alta resistenza meccanica

Si tratta di termoplastico amorfo ad alte prestazioni, autoestinguente, con elevate proprietà termiche, elettriche e meccaniche tipiche dei polimeri cristallini.

 

Il PEI si distingue per:

  • elevata temperatura di esercizio in continuo (+170°C)
  • resistenza meccanica e rigidità elevate
  • ottima stabilità dimensionale
  • buona resistenza all’idrolisi
  • proprietà di isolamento elettrico
  • resistenza alle radiazioni
  • resistenza chimica al cloro e agli agenti detergenti caustici/acidi

 

Settori di impiego: medicale, alimentari.

 

 

In base alla destinazione d’uso finale del tuo prodotto, individuiamo le materie plastiche più adatte.

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Polifenilensolfuro PPS, superpolimero ad alte prestazioni

Si tratta di un materiale termoplastico parzialmente cristallino, non polare, con bassissimo assorbimento di H2O.  Il PPS è utilizzato principalmente quando è richiesta una elevata resistenza al calore perché non fonde fino a +300°C.

 

Tra i tecnopolimeri, si distingue per:

  • autoestinguenza intrinseca VO
  • alta stabilità dimensionale, incrementata dalla carica vetrosa, che è quasi sempre presente
  • caratteristiche di isolamento elettrico
  • perdite dielettriche molto basse

 

Settori di impiego: stampaggio a iniezione di componenti di precisione dimensionale; sostituzione di metalli leggeri, termoindurenti; connettori a spine, corpi bobine, elementi per scambiatori di calore, componenti del vano motore per auto, pompe calore, carburanti.

 

 

Polifenilossido PPO, resina amorfa a elevata resistenza

Il PPO viene utilizzato nei settori tecnici in cui sono richieste elevate caratteristiche meccaniche e resistenza a temperature elevate. Questo tecnopolimero, infatti, resiste alla temperatura di esercizio di 175°C e conserva le sue caratteristiche meccaniche tra -40° e +120°C.

 

Settori di impiego: elettrico, elettronico, medicale (per la produzione di manufatti igienico-sanitari che vengono sterilizzati), trasporti, elettrodomestico, industriale.

 


tecnopolimeri idea stampi

Poliossimetilene POM, due tipologie di resina acetalica

Noto anche con i nomi commerciali di Zellamid 900, Delrin, Tecaform, Kepital, Kematal , Ertacetal e Berlin, il POM è un tecnopolimero che esiste in due tipologie: POM c (copolimero) o POM h (omopolimero).

 

È dotato di:

  • ottima resilienza, durezza, rigidità
  • eccezionale stabilità dimensionale
  • basso coefficiente di attrito
  • buone proprietà elettriche
  • ottima resistenza ai solventi, agli oli, agli idrocarburi e all’usura

 

Settori di impiego: articoli tecnici di ottima precisione per l'industria chimica, elettrica, meccanica, automobilistica, farmaceutica, strumenti scientifici.

 

 

Copolimeri stirolici ABS, versatilità e stabilità dimensionale

Sono tecnopolimeri caratterizzati da una elevata leggerezza, buone caratteristiche meccaniche e alto potere isolante. Poiché gli ABS non hanno un elevato punto di fusione, durante la loro lavorazione non viene impiegata l’entalpia di fusione, cioè energia termica per fondere i cristalli polimerici. Tutto questo si traduce in una maggiore stabilità dimensionale e in proprietà meccaniche costanti fino alla temperatura di transizione vetrosa, Tg.

 

Settori di impiego: industria meccanica, chimica, elettrica, tessile, automobili, apparecchiature scientifiche, telefoni, arredamento, giocattoli, nautica, elettrodomestici.

 

 

Policarbonato/Acrilonitrile-Butadene-Stirene, miscela di PC e ABS

Questi tecnopolimeri coniugano la facile lavorabilità dell’ABS alle proprietà meccaniche e di resistenza del policarbonato, e si distinguono per:

  • elevata resistenza agli urti, anche a basse temperature
  • resistenza al calore
  • rigidità e accuratezza dimensionale elevate
  • basso ritiro complessivo

 

Settori di impiego: stampaggio di particolari tecnici, componenti elettrici ed elettronici, cruscotti e pomelli per auto.

 

 

Poliarilammide IXEF, resistenza ed estetica

L’IXEF è un tecnopolimero rinforzato da fibre di vetro e/o da cariche minerali ed è caratterizzato da una grande resistenza alla rottura alla trazione elevata. Inoltre, ha una buona stabilità dimensionale e consente una finitura superficiale eccellente.

 

Settori di impiego: automobilistico e trasporti: pompe benzina, sedie antivandalismo, parti della frizione, comandi dei tergicristalli, scatole per il filtro dell’olio, maniglie per portiere, parabole dei fari, etc.; elettrotecnica: connettori, guide di scorrimento dei magnetoscopi, interruttori di sicurezza, supporti dei dischi dei lettori CD; elettrodomestici: elementi dei ferri da stiro, testine di rasoi elettrici.

 

 

Polipropilene PP, uno dei tecnopolimeri più utilizzati

Il PP è un materiale termoplastico semicristallino con proprietà meccaniche differenti a seconda della tatticità chimica.

 

Le caratteristiche principali di questo tecnopolimero comprendono:

  • carico a rottura e duttilità elevati
  • bassa densità
  • ottima resistenza termica e all'abrasione

Settori di impiego: stampaggio di pezzi industriali, componenti elettrici, corpi cavi, particolari resistenti all'acqua calda, contenitori vari, giocattoli.

 

 

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