Stampaggio materie plastiche

Dal 1986 costruiamo stampi a iniezione per piccole, medie grandi produzioni. Ma abbiamo scelto di compiere un passo in più, introducendo nel nostro parco macchine delle presse di varie dimensioni per realizzare internamente anche operazioni di stampaggio.

 

Che cosa significa questa scelta? Due cose fondamentali:

  1. possiamo gestire internamente l’intero processo produttivo
  2. forniamo un servizio di stampaggio a iniezione di materie plastiche dall’inizio alla fine, cioè dalla produzione di lotti in pre-serie alla creazione del prodotto finito.

 

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Lo stampaggio ad iniezione delle materie plastiche di Idea Stampi

Lo stampaggio a iniezione della plastica consiste nel fondere alcuni polimeri termoindurenti o termoplastici - anche definiti tecnopolimeri - che, divenuti sufficientemente malleabili, sono iniettati sotto pressione nella cavità dello stampo. Quando i polimeri si solidificano, si ottiene il prodotto finale.

 

L’unicità di Idea Stampi sta nella possibilità di fornire un servizio di stampaggio a iniezione di precisione, ottimo anche per la produzione di piccoli lotti – spesso anche poche decine di unità – e di prodotti plastici dalla forma particolare che richiedono stampi completamente personalizzati.

I prodotti per cui si può usare lo stampaggio di precisione delle materie plastiche

Questo tipo di stampaggio a iniezione della plastica viene comunemente utilizzato per realizzare una moltitudine di prodotti: dalle scatole dei telecomandi ai tappi delle bottiglie alle siringhe a vari oggetti in plastica di uso quotidiano.

 

Guarda qui i settori in cui operiamo maggiormente.

 

Gli strumenti che utilizziamo per lo stampaggio a iniezione di materie plastiche

Nove presse e tredici tipi di tecnopolimeri sono gli strumenti che a Idea Stampi utilizziamo per lo stampaggio a iniezione delle materie plastiche. A partire dal parco macchine fino ai materiali e alla scelta degli stampi, il nostro servizio è calibrato in tutto e per tutto sulle tue esigenze per assicurarti un risultato di qualità, 100% Made in Italy.

 

Di seguito tutti i dettagli.

Parco macchine

Il nostro parco macchine è composto da 9 presse da 25T a 180T Engel, Arburg e Fanuc. Oltre allo stampaggio a iniezione di precisione, questi macchinari ci permettono di offrire anche altri servizi, tra cui citiamo:

  • la serigrafia
  • la tampografia
  • l'assemblaggio di componenti

Materie plastiche utilizzate

L’esperienza maturata negli anni, ci ha portato a utilizzare i più disparati tipi di tecnopolimeri e materie plastiche per lo stampaggio a iniezione come PMMA, PEI, PPS, PC, PBT, PPO, POM, ABS, PC/ABS, PPA, PA6-PA66, PP, indipendentemente dalla loro classificazione.

La classificazione dei polimeri termoplastici. Esistono due modi per classificare i polimeri: in base alla loro struttura o in base alla resistenza alla temperatura.

#1 Secondo la struttura, i polimeri possono essere:

  • amorfi – cioè dotati di una notevole stabilità dimensionale: sono trasparenti e adatti a costruire pezzi di precisione
  • semicristallini – opachi e dotati di grande duttilità e buona inerzia chimica

 

#2 In base alla resistenza alla temperatura i materiali plastici si dividono in:

  • polimeri standard – possono essere impiegati a temperature inferiori a 100°C
  • tecnopolimeri – dotati di buone capacità meccaniche, possono essere impiegati per lo stampaggio di materie plastiche a temperature comprese fra 100 e 150°C

PMMA (Polimetilmetacrilato)

È un materiale trasparente con proprietà ottiche e aspetto estetico ottimi, disponibile in vasi colori e finiture superficiali e facilmente lavorabile. Può essere considerato l’alternativa leggera al vetro e, per questo, talvolta viene denominato anche vetro acrilico.

 

Settori di impiego: arredamento, oggettistica, sicurezza dei macchinari (tipologia antiurto).



PEI (Polieterimmide)

Tecnopolimero amorfo ad alte prestazioni, autoestinguente, con basso limite di ossigeno e senza additivi. Possiede elevate proprietà termiche, elettriche e meccaniche tipiche dei polimeri cristallini.
Le caratteristiche modulo e la resistenza alla trazione e alla flessione sono elevate.

 

Settori di impiego: medicale, alimentari.



PPS (Polifenilensolfuro)

Si tratta di un materiale termoplastico parzialmente cristallino, non polare, con bassissimo assorbimento di H2O. È caratterizzato da autoestinguenza intrinseca VO e da un’alta stabilità dimensionale, incrementata dalla carica vetrosa, che è quasi sempre presente.

 

Per le sue caratteristiche di isolamento elettrico e perdite dielettriche molto basse trova una molteplicità di campi di applicazione.

 

Settori di impiego: stampaggio a iniezione di componenti di precisione dimensionale, molto sollecitati meccanicamente, chimicamente ed elettricamente; sostituzione di metalli leggeri, termoindurenti; connettori a spine, corpi bobine, elementi per scambiatori di calore, componenti vano motore auto, pompe calore, carburanti.



PC (Policarbonato)

Polimero amorfo, è di base trasparente e caratterizzato da un’alta resistenza all’urto anche a basse temperature. Data la scarsa resistenza agli idrocarburi (è facilmente attaccabile dagli oli e dai grassi), è poco utilizzato nell’industria chimica.

 

Settori di impiego: alimentari (se di colore naturale); settore elettrico (possiede, infatti, buone caratteristiche dielettriche)

 

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PBT (Polibutilentereftalato)

Buona resistenza all’usura, ottime proprietà antifrizione con un basso assorbimento di acqua, buona stabilità dimensionale, rigidità e resistenza ad attrito e usura sono le qualità principali di questo polimero.


Settori di impiego: stampaggio a iniezione plastica di bobine commutatori, trasformatori, corpi di pompe, ventole; impieghi ingegneristici in genere.



PPO (Polifenilossido)

È utilizzato in una serie di settori tecnici dove sono richieste elevate caratteristiche meccaniche a temperatura elevata: infatti, resiste alla temperatura di esercizio di 175°C e conserva le sue caratteristiche meccaniche tra -40° e +120°C

 

Settori di impiego: elettrico, elettronico, medicale (manufatti igienico-sanitari che devono resistere alla sterilizzazione), trasporti, elettrodomestico, industriale.



POM (Poliossimetilene)

Esistente in due tipologie, POM c (copolimero) o POM h (omopolimero), viene comunemente chiamato resina acetalica. Si tratta di un polimero cristallino ottenuto per polimerizzazione della formaldeide, che ha avuto una veloce diffusione per le ottime caratteristiche meccaniche e la buona lavorabilità.

 

È dotato di ottima resilienza, durezza, rigidità ed eccezionale stabilità dimensionale, basso coefficiente di attrito, buone proprietà elettriche, ottima resistenza ai solventi, agli olii, agli idrocarburi e all’usura. I copolimeri sono molto resistenti anche all’acqua bollente, mentre gli omopolimeri hanno una discreta resistenza alla luce.

 

Nonostante i limiti di impiego dovuti all’alto peso specifico e al fatto che brucia facilmente con vapori tossici di formaldeide, è utilizzato in vari campi.

 

Settori di impiego: articoli tecnici di ottima precisione per l'industria chimica, elettrica, meccanica, automobilistica, farmaceutica, strumenti scientifici.



ABS (Copolimeri stirolici)

Settori di impiego: industria meccanica, chimica, elettrica, tessile, automobili, apparecchiature scientifiche, telefoni, arredamento, giocattoli, nautica, elettrodomestici.



PC/ABS

Settori di impiego: stampaggio a iniezione di precisione di particolari tecnici, componenti elettrici ed elettronici, cruscotti e pomelli per auto.



PC (Policarbonato)

Settori di impiego: industria elettrica ed elettronica, alimentare, ottica, illuminazione, industria meccanica di precisione per articoli antinfortunistici come visiere, scudi



IXEF (Poliarilammide)

Si tratta di un materiale dal costo elevato, ma polivalente.

 

Settori di impiego: automobilistico e trasporti per pompe benzina, sedie antivandalismo, parti della frizione, comandi dei tergicristalli, scatole per il filtro dell’olio, maniglie per portiere, parabole dei fari, etc.; nell’elettrotecnica per lo stampaggio di precisione di connettori, guide di scorrimento dei magnetoscopi, interruttori di sicurezza, supporti dei dischi dei lettori CD; negli elettrodomestici per elementi dei ferri da stiro, testine dei rasoi elettrici.



PA 6/ PA 66 (Nylon)

Utilizzati soprattutto nelle varianti Nylon 6 e Nylon 66, grazie alla loro versatilità questi polimeri sono adatti allo stampaggio a iniezione di vari prodotti e sono dotati di elevate caratteristiche fisico meccaniche.

 

Le resine poliammidiche possono essere caricate con fiber di vetro e trovano applicazione in molti settori.



PP (Polipropilene)

Anche il polipropilene può essere caricato con fibra di vetro.

 

Settori di impiego: stampaggio di pezzi industriali, componenti elettrici, corpi cavi, particolari resistenti all'acqua calda, contenitori vari, giocattoli.